Miami – Kosher e biologico; a denominazione di origine protetta ma soprattutto 100% italiano certificato e di qualità. Sono le priorità della domanda del mercato statunitense riguardo all’olio extra vergine di oliva prodotto in Italia.
E’ quanto è emerso dal seminario organizzato per la stampa specializzata di settore da Unaprol – consorzio olivicolo italiano e Veronafiere in occasione del Vinitaly USA tour – Olio extra vergine di oliva e prodotto tipico italiano in corso a Miami e Palm Beach in Florida.
Negli USA, secondo i dati elaborati dall’osservatorio economico di Unaprol, il consumo di olio di oliva rappresenta meno del 2% del consumo totale di grassi vegetali.
Oltre il 60% di tutto l’olio extra vergine di oliva consumato negli Stati Uniti viene assorbito dalla domanda proveniente dai grandi centri urbani dove è più forte la concentrazione di italo – americani come: New York (30%); San Francisco (7,7%); Boston (6%); Los Angeles (5,7%); Filadelfia (4,3%)>; Miami (3,5%) e Chicago (3,1%)
In questi ultimi anni si e’ sviluppata in America del Nord una maggiore coscienza e attenzione ai problemi di una corretta dieta alimentare. La maggior parte degli statunitensi si preoccupa di ricercare nuovi cibi e nuovi metodi di cottura che rendano l’alimentazione a basso regime di calorie, colesterolo, sale, grassi per combattere l’obesità provocata da squilibri alimentari.
L’olio extra vergine di oliva risponde a queste esigenze. L’introduzione nel canale della grande distribuzione ha consentito la diffusione dell’olio d’oliva presso un pubblico più ampio, ma ha anche avuto l’effetto di affollare la categoria e provocare una guerra sui prezzi per l’accaparramento dello spazio espositivo
L’olio extra vergine di oliva resta tuttavia un prodotto con un margine di profitto maggiore rispetto agli altri oli da cucina ed è quindi visto favorevolmente dalla distribuzione che registra, sempre per motivi salutistici, un aumento della domanda.
“Il nostro obiettivo – ha riferito Massimo Gargano presidente di Unaprol – è continuare a trasferire al consumatore mondiale l’immagine di competenza e di alta qualità che l’Italia ha conquistato con successo sui mercati esteri, difendendo e riaffermando il concetto dell’origine obbligatoria in etichetta.
Portfoil, il catalogo realizzato in inglese, francese e spagnolo con il sostengo del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, dedicato esclusivamente ai buyer, raccoglie la migliore offerta di 150 aziende che hanno già capacità di esportazione sul mercato mondiale e producono pregiati oli extra vergini di oliva italiani tutti rigorosamente tracciati e valutati da un apposito panel di esperti assaggiatori. “Oggi – ha poi riferito Gargano queste posizioni devono essere difese su tutti i mercati emergenti, ma soprattutto su quelli più esigenti, come quello americano, dove è l’identità con il territorio con la garanzia certificata dell’origine del prodotto a fare la differenza in un mercato globale che non aiuta il consumatore a riconoscere la qualità.”
Roma, 11 febbraio ’09