Roma – “Il sistema olivicolo – oleario italiano? una grande biodiversità con una propensione per la qualità che ne hanno fatto un unicum nel panorama mondiale”. Lo afferma Massimo Gargano presidente di Unaprol al convegno di Montesarchio (Bn) su: “Tutela ambientale e sviluppo economico delle aziende: il caso dei reflui oleari: da rifiuto a risorse.
“Nella competizione globale – ha affermato Gargano – le imprese olivicole italiane hanno bisogno di recuperare competitività utilizzando il risparmio energetico come leva per reinvestire nella tracciabilità di filiera certificata dell’alta qualità e differenziare l’extra vergine made in Italy da quello prodotto da altri paesi
In quest’ottica il progetto Re-waste cofinanziato da Unione Europea, ministero dell’Ambiente e imprese del settore oleario dimostra che l’utilizzo dei reflui oleari, intesi come acque di vegetazione ricche di polifenoli e di altre preziose sostanze presenti nelle olive e nelle sanse, possono avere destinazioni in campo energetico e mangimistico e non rappresentare più un costo che si riflette a monte sull’impresa olivicola e a valle sul costo del prodotto.
“Il nostro punto di forza ha detto Gargano è alzare la curva del valore verso l’olio extra vergine di oliva di alta qualità reinvestendo nel progetto di I.O.O.% qualità italiana le risorse rivenienti dalle economie che si realizzano con il risparmio energetico”.
Roma, 20 maggio 2011