“Questa mattina, durante l’audizione presso la Commissione Agricoltura della Camera, abbiamo ribadito in maniera decisa la nostra posizione: il decreto emergenze deve essere riempito di contenuti e risorse prima della conversione in Legge, altrimenti sarà uno strumento inutile e deludente, nonostante mesi di incontri e promesse. Dopo una stagione drammatica, è indispensabile investire sulla ripresa della produttività e affrontare seriamente la piaga Xylella che ha devastato la Puglia. Gli olivicoltori vanno messi nelle condizioni di realizzare nuovi impianti resistenti per poter tornare a lavorare, ma per superare la crisi bisogna agire in maniera strutturata, semplificando gli iter burocratici e agendo su tutta la filiera. Per questo ho chiesto una deroga nelle procedure di assunzione della manodopera e l’utilizzo del regolamento UE che disciplina gli aiuti di Stato nel settore agricolo. Inoltre è necessario modificare il decreto legislativo 29 marzo del 2004, n.102 sugli interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole in seguito alle calamità naturali. Uno strumento fondamentale per le aziende, anche sotto il profilo della copertura assicurativa e dell’accesso al credito che va rivisto e integrato alla luce dei cambiamenti climatici, ampiamente dimostrati dagli studi scientifici. E’ fondamentale anche garantire la sopravvivenza dei frantoi attraverso una moratoria sui mutui, incentivi per la rottamazione e misure di sostegno al reddito. Inoltre, per prevenire drammi stile Xylella, arrivata in Italia dal Costa Rica attraverso le rotte commerciali di Rotterdam, va rivisto il sistema dei controlli delle piante provenienti dagli altri Paesi. L’Italia ha il maggior numero in Europa di punti d’ingresso che vanno quindi diminuiti e controllati meglio dall’UE che attua una politica troppo permissiva alle frontiere”. – Lo comunica in una nota David Granieri, presidente di Unaprol – Consorzio olivicolo italiano.